Crowdfunding per le Cairollers, obiettivo: il primo bout africano!

La squadra egiziana de Il Cairo stavolta vuol fare le cose in grande: raccogliere fondi per andare a giocare a Johannesburg il primo bout africano della storia del roller derby!

Le Cairollers non sono nuove a imprese del genere: dopo aver disputato il primo bout tra stati MENA (Middle East and Nord Africa, contro la squadra di Abu Dabi) e il primo bout contro una squadra europea (che vi abbiamo abbondantemente raccontato), stavolta l’idea di è di volare in Sudafrica e sfidare la squadra locale, le Golden City Rollers.

Ecco il video di presentazione:

A questo link trovate il crowdfunding: tra i premi trovate cartoline, spille, magliette, adesivi, tutti col fenomenale logo della squadra (a cui hanno abbinato un motto strepitoso: skate like an egyptian!).

Il traguardo non è banale: racimolare 20000 dollari, che verranno interamente spesi per portare 15 giocatrici e 5 arbitri dalla parte opposta del continente. Nel momento in cui scrivo mancano 38 giorni alla fine e hanno già raggiunto il 22% del totale, per cui continuando così ci riusciranno. Facendo un rapido calcolo, mediamente i donatori hanno speso almeno 50 euro a testa per sostenere la squadra.

Alcuni dei premi del crowdfunding
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Abbiamo raggiunto la squadra e intervistato una delle ragazze, ecco cosa ci ha detto.

Presentati e non dimenticare derby name e numero!

Ciao! Sono Dr. SoorCurLeez #420. Sono una skater e aspirante coach delle CaiRollers.

Come vi è venuto in mente di andare a giocare in Sudafrica?

Penso che l’idea sia maturata dal fatto che ci alleniamo un sacco e facciamo bout tra di noi da parecchio tempo e cercavamo qualcosa di diverso ed eccitante. Viaggiare in Europa o in America sarebbe un sogno per noi ma è difficile farlo come squadra per via delle enormi spese e dei problemi che possono esserci per ottenere i visti.

Noi siamo africane e rappresentiamo questo sport in Africa, per cui disputare un bout all’interno del continente era la soluzione più praticabile e sensata. La nostra richiesta è stata accolta con entusiasmo dalle Golden City Rollers di Johannesburg e da quel momento il nostro sogno si è trasformato dal semplice giocare al di fuori dell’Egitto al fare la storia [come se non l’avessero già fatta varie volte! NdRob].

Noi siamo africane e rappresentiamo questo sport in Africa, per cui disputare un bout all’interno del continente era la soluzione più praticabile e sensata

Dal momento in cui abbiamo ricevuto la risposta ci siamo messe al lavoro: abbiamo diviso il team in vari gruppi responsabili dei diversi aspetti del viaggio come l’allenamento, la raccolta fondi, il marketing e le public relations. Tutti stanno lavorando sodo al di fuori dell’allenamento specifico e penso che siamo sulla buona strada per trasformare il nostro sogno in realtà!

Sorridenti a fine allenamento

Far viaggiare un’intera squadra dalla parte opposta del continente richiede un enorme esborso ma mi sembra che il responso finora sia promettente: aver raccolto il 23% del totale in pochi giorni è un ottimo risultato, soprattutto perchè è stato ottenuto con soli 79 donatori [questi sono i dati al momento in cui scrivo! NdRob], il che significa che la gente sta spendendo mediamente parecchi soldi per aiutarvi: come ci si sente?

Siamo letteralmente sopraffatte dal calore e dal supporto che stiamo ricevendo da tutto il mondo! Abbiamo tenuto d’occhio la campagna su Indiegogo nei primi giorni e non riuscivamo a crederci nel vedere i numeri crescere così velocemente! Soprattutto la comunità internazionale ci sta dando un grosso aiuto: le skater in giro per il mondo condividono i nostri video per supportare la campagna, le ex Cairollers fanno miracoli con le relazioni via internet, la squadra di Johannesburg ci ha dato un sacco di aiuto e di materiale di cui abbiamo bisogno, ma soprattutto ci sono tanti perfetti sconosciuti che donano generosamente per darci una mano.

Abbiamo tenuto d’occhio la campagna su Indiegogo nei primi giorni e non riuscivamo a crederci nel vedere i numeri crescere così velocemente!

Oltre a questo, le nostre famiglie e i nostri amici stanno facendo di tutto per contribuire, in particolare sui social media. È meraviglioso far parte di questa di questa comunità mondiale che genuinamente si è impegnata per aiutarci a raggiungere il nostro scopo e fare la storia. Siamo solo al 23% al momento ma non abbiamo dubbi che comunque raggiungeremo una buona porzione del totale, e continuiamo a lavorare per rendere la campagna visibile sia nel mondo del roller derby che in Egitto.

Mi aspetto che facciate uno skate out memorabile!

Assolutamente! Al momento, in realtà, siamo concentrate sull’allenamento e sul crowdfunding, lo skate-out è comunque nei nostri pensieri!

Torniamo al precedente evento che avete ospitato, il bout contro la squadra di Marsiglia: come è stato ricevuto lì da voi, al Cairo? È stato utile per reclutare nuove skater o anche solo semplici fan?

Assolutamente! È stata una giornata storica per la nostra squadra, e la fortuna è stata non solo di giocare contro le ragazze francesi, ma anche di poter sfruttare la loro esperienza e avere consigli per l’alleamento, cosa che per noi è preziosissima. Inoltre ci ha dato un sacco di visibilità come lega e parecchia gente che era venuta a vedere l’incontro si è poi unita a noi.

Cairoller e Bloody Skulls dopo un allenamento insieme

Siete persino finite in tv, a proposito! Immagino la vostra emozione!

Tantissima! È sempre eccitante vedere l’interesse attorno alla nostra squadra, anche solo quando qualcuno viene a parlarci: dagli studenti del college che vogliono fare una tesi su di noi, alla tv locale fino alla stampa internazionale. Non è solo un modo per farci conoscere ma anche per far sapere a tutti quanto sia bello il mondo del roller derby.

Ultima cosa, andiamo un po’ sul tecnico: dall’inizio del 2019, i jammer lap point sono stati cancellati dal regolamento della WFTDA, una modifica che ha polarizzato le reazioni tra le skater (almeno qui in Italia!). Che ne pensate? Siete D’accordo? Secondo voi è stata una buona idea?

Penso che, in quanto esseri umani, non reagiamo particolarmente bene ai cambiamenti. Per cui immagio che, un po’ come in tutto il mondo, ci siano state reazioni di vario tipo ma niente di estremo. È anche vero che come umani sappiamo adattarci alle varie situazioni e non ho dubbi che ci adatteremo anche a questa in poco tempo! [Non potrei essere più d’accordo! NdRob]

Per alcune persone i jammer lap point aggiungevano maggiore competitività al gioco, ma personalmente ritengo che cancellarle non abbia influito nel diminuirla!

Grazie grazie grazie e ancora in bocca al lupo!

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Ovviamente, Powerjam non si lascia mai sfuggire queste occasioni per avere un perk “fisico”, per cui abbiamo già contribuito a questa avventura, esattamente come abbiamo fatto la volta scorsa per spedire in Egitto le Bloody Skulls di Marsiglia. Qui sotto la foto, la cartolina e gli adesivi ricevuti per il precedente crowdfunding: