SKIR 2017 – la parola alle Anguanas!

Una persona di cui non faremo il nome (vi do un indizio: è un sergente ma non ha la cravatta) mi ha fatto notare che parlo poco delle Anguanas: per fortuna avevo già deciso di dedicare loro uno speciale con una raccolta di dichiarazioni, impressioni e considerazioni a caldo.

Al suddetto personaggio misterioso ho dunque chiesto di girare alle proprie compagne la domanda che ho fatto anche alle altre squadre, ovvero “com’è andato il tuo SKIR?“. Immaginavo avrebbe risposto giusto qualcuna a cui andasse di buttar giù due righe, mi sono ritrovato un file word bello pieno!

Tra una dichiarazione e l’altra, trovate dei video fatti durante lo Skir dalla social manager delle Anguane, quello relativo all’ultimo jam (il primo che trovate) è discretamente commovente – ascoltate le voci!

Fisioterrorist: Lo SKIR 2017 si è vestito di viola! Non ti nascondo che già allo SKIR 2016 puntavamo alla finale, che purtroppo abbiamo mancato di 20 punti. Da settembre abbiamo organizzato al meglio gli allenamenti e studiato un sistema di gioco che potesse ricoprire al meglio le varie individualità della nostra squadra. Da lì è iniziato un percorso, fatto di sudore e fatiche, che ci ha portato alla vittoria finale dello SKIR 2017. Questa stagione è stata in costante crescita per tutta la squadra (Team A, Team B e staff) penso che, dopo il terzo posto al torneo Alerte à Malibout 3, lo SKIR 2017 sia stata un’ottima moneta per ripagare tutta la squadra del lavoro fatto. Ora ci aspetteranno nuove sfide, sono sicuro che le Anguane daranno sempre il 100%! Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli organizzatori e le persone che hanno contribuito al progetto SKIR, siete mitici!

Mechanic Makepanic: Per me questo SKIR 2017 è stata l’opportunità e la gioia di poter dire un’infinità di GRAZIE alla mia squadra, amiche/i oche/i [ochi?!? 😀 NdR] con cui ho potuto condividere questa fantastica avventura viola, prima durante e dopo SKIR. Grazie a chi ha reso possibile questi gg stupendi carichi di tutte le gioie, ansie, tensioni e sorrisi italiani organizzando in maniera impeccabile. Grazie a cuori grandi che con un “materasso” mi hanno regalato ore di sonno. Grazie a chi si è complimentato con sorrisi ipocriti perché così i risultati han più gusto. Grazie a chi ci segue ovunque, ma il grazie più grande lo dico a chi mi supporta e sopporta ogni giorno e mi da la forza per andare (quasi) ad ogni allenamento e che crede in me più di me, e che insegna a nostro figlio che l’amore, il sacrificio, le gioie e i dolori sono il motore che ti fa vedere il mondo a colori, anzi… a un colore… sempre tutto SOLO VIOLA!!!!

Pain Ludro: Skir 2017 è stata per me la prima trasferta rollerderbystica: ho avuto la possibilità di fare esperienza sul track e riscoprire l’ultras che è in me! Vedere la mia srotellata famiglia giocare unita e veder ripagato tutto il lavoro di un anno di fatiche non ha prezzo! La vittoria… nessuno dica che è solo la solita questione della “fortuna del principiante”.

Ketty Page: Questo skir per me è stata un’esperienza vissuta fuori dal track… Ho dovuto rinunciare a mettere i pattini ai piedi per dare priorità ai miei doveri di madre ma appena ho potuto ho raggiunto le mie compagne per far sentire loro tutto il mio sostegno!
Siamo tante, diverse l’una dall’altra, ma sappiamo essere una squadra molto unita… Che si vinca o che si perda! Questa è una vittoria che appartiene a tutti noi, ai nostri sacrifici e al nostro impegno e che ci spingerà a migliorare sempre di più!

Pell Mell: Ripenso allo Skir 2016 che ho seguito da spettatrice perchè avevo appena cominciato i primi allenamenti con le anguane. E un po’ l’avevo fatto il pensiero: “chissà se l’anno prossimo riuscirò a giocare un jam…”. Skir 2017 é stato per me il traguardo fantastico di un’avventura cominciata nove mesi fa! Grazie al team Anguanas e alle squadre che hanno partecipato al torneo rendendo tutto ciò possibile!

Taz Maniac: Per me lo Skir è stato una nostra sfida, una voglia di dimostrare quello che possiamo essere!
E quanto possiamo essere unite come squadra: gioia, lacrime, liberazione, sudore, tutto questo è Skir!

Quick Quad Quaaaack: dito rotto, sudore, viola, compagne, sorrisi, Mia, attesa, finale, Harpies, dito rotto, orgoglio, concentrazione, cibo, leggerezza, sollievo, dito rotto, divertimento, unione, soddisfazione, sudore, pioggia, legno, bambini, urla, gioia, sole, birraaaaaa!

Sid Viscidus: Mi sono sentita come in una grande famiglia nella quale si soffre e si gioisce assieme, dove basta uno sguardo per comprendere subito il pensiero dell altro; emozioni così sono uniche e necessitano delle giuste persone, detto ciò :”ohana significa famiglia e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato”

AnnAtomic Bomb: Il mio SKIR è stato bellissimo… finché non mi sono scontrata e ho buttato giù per terra un arbitro accidentalmente, e sono stata espulsa durante la finale…

Lizhard: Per me lo Skir è stata la conferma che, anche se non pattino e ho la testa da un altra parte, il mio cuore di Anguana si scioglie appena passo del tempo con tutte le mie compagne di avventura.
E mi ha fatto capire che fare solo la social manager ad un torneo così è molto più faticoso che essere una skater. La prossima volta voglio essere in campo! [pensa a chi ha fatto il social manager e anche l’NSO e il telecronista! 😀 NdR]

Sgt. Bernice: Per me lo SKIR è la dimostrazione che l’unione fa la forza: l’impegno di un anno di allenamenti faticosi affrontati con costanza e tenacia, il supporto di tutti (le skater che non hanno giocato ma hanno guidato il tifo, amici e parenti venuti solo per vederci, ecc.) e lo spirito di squadra. Il tutto vissuto con serenità e con la voglia di raggiungere gli obiettivi fissati, a prescindere da ogni risultato.