SKIR 2017 – Intervista a Betty Burp

Tra pochi giorni inizia lo SKIR e, per non farci trovare impreparati, abbiamo chiesto al “comitato organizzatore” di raccontarci un po’ di dettagli, retroscena e curiosità sull’evento che un po’ tutti considerano la Coppa Italia del roller derby.

Lo SKIR è il primo torneo italiano per anzianità (precede di pochi mesi la prima edizione del DDT) e si svolge annualmente a fine giugno all’Arena Ritten di Collalbo (BZ); qui trovate un po’ di info sulle passate edizioni. Ma veniamo all’intervista!

Tu fai parte del “comitato organizzatore” dello SKIR, no?
Ahahahah, sì, diciamo che in pratica io sono la coordinatrice del comitato organizzativo di SKIR.

Bene, vuol dire che ho contattato la persona giusta 😀 Con queste ottime premesse, veniamo a noi!

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Betty Burp in tenuta da battaglia!

Come e quando ti è venuto in mente di organizzare una cosa che in Italia non si era mai vista? 
L’idea è nata durante un caldissimo e lungo viaggio di ritorno da un evento di roller derby italiano.

Domanda scontata: quanto tempo ci vuole per mettere in piedi un evento di queste dimensioni? 
La prima riunione SKIR è sempre a Gennaio. Da quel momento in poi inizia ad ingranare la macchina organizzativa. Ogni anno impariamo da quello precedente e quindi siamo riusciti a snellire alcuni aspetti. Partendo con il presupposto che si può sempre fare meglio, cerchiamo di anno in anno di migliorare e rendere l’evento più divertente ed interessante possibile.

Anche quest’anno avremo sei squadre, ma il rischio era di averne sette: quanti capelli bianchi ti sono venuti all’idea di dover disegnare gli incontri con un numero di squadre dispari? 
Organizzare un torneo su due giorni con 7 squadre sarebbe stata una sfida, ma eravamo pronti anche a questa evenienza. Alla fine le squadre sono rimaste 6 ma la nostra speranza è che aumentino perché vorrebbe dire che il roller derby italiano sta progredendo.

Ho visto che gli sponsor non vi mancano, quanto supporto a livello locale riuscite ad avere? 
Uno degli obiettivi del torneo è anche quello di promuovere lo sport a livello locale. Abbiamo deciso quindi di concentrarci su sponsor locali e chiedere il loro supporto per aiutarci nel nostro scopo. Con il passare delle edizioni riscontriamo sempre un maggiore interesse, al momento però una buona parte dell’evento è autofinanziata.

Qual è la cosa, a livello organizzativo, che rimandi sempre perchè proprio non ti va di farla? Ci sarà sicuramente una parte più noiosa delle altre!
La gestione del pernottamento degli officials… dover decidere chi far dormire insieme o meno è sempre un tasto dolente a tutti i tornei.

 

Ogni anno impariamo da quello precedente e quindi siamo riusciti a snellire alcuni aspetti. Partendo con il presupposto che si può sempre fare meglio, cerchiamo di anno in anno di migliorare e rendere l’evento più divertente e interessante possibile.

La foto “tutti insieme” a fine torneo è una delle cose più belle di tutto il roller derby italiano, e immagino sia il premio migliore che si possa ricevere per che mette su un evento del genere. Ma, a parte questo, qual è la più grande soddisfazione che ti sei tolta con lo SKIR? 
La mia grande soddisfazione è il riconoscimento che sta ricevendo anche a livello europeo, soprattutto dagli Officials. Il mondo del roller derby “sforna” sempre più eventi negli ultimi anni, quando le persone scelgono di partecipare al nostro evento piuttosto che ad altri, questo ci ripaga di tutte le ore davanti al pc dedicate all’organizzazione, delle litigate e crisi di nervi.

Chiudiamo in bellezza: come si fa, il lunedì successivo allo SKIR, a tornare al lavoro e alla vita di tutti i giorni?
Si fa un grosso sforzo perché le energie spese sono molte ma la soddisfazione e i sorrisi delle persone che ti hanno accompagnato per tutto il weekend ti danno la forza di alzarti al mattino (oltre a un ottima dose di caffè).

PS. Il lunedì io dormirò fino a tardi e poi uscirò con gli officials… lascio andare Goofy a lavoro. [comoda la vita così, eh? – NdR]