Il racconto delle finali del campionato 2022/2023

Poteva mancare il solito articolone con cui svisceriamo quello che è successo durante la due giorni romana? Ovviamente no, ed eccoci qui tra risultati inaspettati, partite in bilico, l’abituale mix di facce vecchie e nuove, elogi sparsi alle Crimson Vipers e grandi capannelli attorno allo spillabirre di Agrilab.

Vi abbiamo già raccontato come è andato a finire il campionato 2022/2023, abbiamo già sciorinato numeri e statistiche dell’annata appena conclusa, non ci rimangono che le solite chiacchiere per tirare le somme: allacciate le cinture!

L’EVENTO

La prima cosa di cui ci siamo resi conto alla fine della premiazione è che l’organizzazione è stata impeccabile, sotto ogni punto di vista: zero problemi, zero casini, piccoli inconvenienti subito risolti, nessuna emergenza con gli NSO o con i ref. I nostri complimenti alle She Wolves, sono state davvero brave. Un ringraziamento dunque alle skater, alle fresh meat e al bench staff, praticamente tutta la squadra si è dedicate alla parte più di “sbattimento”: dallo stare ai banchetti del merch (anche delle altre squadre) al fare il track monkey, dalla messa in sicurezza di alcune sporgenze al rimediare uno straccio per asciugare per terra, e così via).

Tra birra, merch delle squadre, abbigliamento artigianale, stampe e sex toys, ce n’era davvero per tutti i gusti!

Altra cosa che ha funzionato bene è stato lo streaming sulla pagina della LIRD: il Palatorrino, per quanto scomodo logisticamente, è una struttura che offre una visuale molto buona (lo stesso non si può dire dell’acustica) sia agli spettatori in loco che a quelli da casa. Un vero peccato che, per i sovracitati problemi di acustica, il commento degli announcer sia stato messo a volume pressochè inesistente; se non altro, è stato trasmesso insieme alle immagini, rendendo più completa la fruizione della diretta da parre di chi è rimasto casa.

Che mondo sarebbe senza gli announcer?

Infine, è stata davvero notevole la partecipazione come numero di NSO: in particolare, la truppa delle Crimson Vipers ha gestito praticamente da sola, e in maniera egregia, due partite del sabato. Contrariamente agli anni passati, il ricorso agli official stranieri è stato minimo: questo da un lato ci inorgoglisce perchè vuol dire che ref ed NSO nostrani sono stati ritenuti sufficientemente preparati (e numerosi); dall’altro lato, ci è mancato Shref, che pensavamo ormai vivesse in simbiosi con Wonder Zebra 😅

Le Vipers sorridenti: hanno portato a casa un’altra partita
LA GIORNATA DI SABATO

Le prime squadre a scendere in campo sono Banshees e Criminal Bullets: entrambe le compaggini hanno fatto molti progressi e la partita è tutto sommato avvincente; il risultato conferma il pronostico: 205-92 e finale per le udinesi. Da sottolineare il fatto che il distacco è maturato praticamente tutto nel primo period, segno che nel secondo le padovane hanno ingranato e sono riuscite a controllare meglio le incursioni avversarie.

Anche quest’anno le ragazze slovene (riconoscibili dai numeri che iniziano per 00) hanno dato il loro valido contributo alla squadra friulana.

Nell’altra semifinale si affrontano Bloody Wheels e Poison Kittens: le torinesi hanno una squadra completamente rinnovata mentre le palermitane si affidano al gruppo storico. Inaspettatamente (proprio perchè la squadra è di fatto tutta nuova), a passare per 182-122 sono Charlie & co., con un vantaggio tutto sommato largo; ribaltano quindi il risultato del 16 Ottobre quando a vincere furono invece le gatte azzurre.

Culass, volto storico delle gatte palermitane, supera il wall avversario
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Nella finale per 9° e 10° posto il risultato è costantemente in bilico ma alla fine sono le Criminal Bullets a raggiungere la prima, storica vittoria in un campionato (se la memoria non ci inganna potrebbe essere la prima in assoluto). Complimenti per il lavoro svolto, in particolare è bello vedere una squadra costruita relativamente di recente presentarsi con un roster al completo.

Un momento della finale 9°-10° posto. Come l’anno scorso, le Criminal avevano dalla loro parte un tifo indiavolato!

Nella finale per il 7° e 8° posto il miracolo non riesce di nuovo alle Bloody Wheels, le Banshees fanno valere l’esperienza del gruppo e vincono per 163-109. In bocca al lupo a Lala per l’infortunio (capitatole a soli 16 secondi dalla fine della partita!) e facciamo il tifo per le nuove ragazze entrate nelle Bloody Wheels: siete sulla strada giusta!

Gli starpass vengono sempre vissuti con profonda gioia dalle pivot
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A fine giornata, grande cena sul track e poi discoteca con le “solite” Ménage a Trash, praticamente una garanzia quando si tratta di far scatenare le nostre skater! Da notare che quattro (letteralmente quattro!) secondi dopo l’inizio della musica, le Crimson Vipers si erano già fiondate in pista a ballare: la nomea di reginette della dance-floor, che si sono fatte allo Skir 2015, regge ancora!

LA GIORNATA DI DOMENICA

La finale per il 5°  e 6° posto apre la domenica, e si affrontano due squadre abbastanza “misteriose” per chi vi scrive: le Alp’n Rockets sono alla prima apparizione in campionato, dato che lo scorso anno molte di loro hanno indossato le divise nere e fuxia delle Criminal Bullets. Quest’anno presentano parecchie novità tra le loro fila e i risultati ottenuti nei concentramenti precedenti ci raccontano una squadra capace di mettere in difficoltà degli ossi duri come le Crimson Vipers. In particolare, hanno vinto contro le bergamasche nel girone C, ma poi hanno perso i play-off sempre contro di loro: a risultati invertiti sarebbero andate a giocarsi il terzo posto contro le She Wolves.

Le Api Spaccaossa, invece, si presentano con un certo numero di assenze (soprattutto tra le fila delle bolognesi) per cui sono in pratica le Stray Beez – di cui hanno anche le divise arancioverdi. In questa stagione hanno vinto un’unica partita contro le Banshees, che è bastata per ritrovarsi a giocare la domenica, motivo per cui non avevamo idea di chi avrebbe potuto prevalere.

Il risultato finale è 225-55 per le Alp’ n Rockets, una partita senza storia in cui le bolzanine hanno preso praticamente tutte le lead, e ogni volta lo hanno fatto in pochissimo tempo. Le jammer rosse hanno tagliato i wall avversari spesso e volentieri senza trovare quasi nessuna resistenza, segno che dalla loro parte c’è stato un grande lavoro in questo anno, e soprattutto che molto non ha funzionato nella fase difensiva delle Api Spaccaossa.

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Come per il BIT 2017, la finale 3°-4° posto vede di fronte le ormai solite Crimson Vipers, che tolto il primo SKIR, hanno sempre giocato la finale per il gradino più basso del podio, e le redivive She Wolves, che dopo il non esaltante settimo posto dello scorso anno tornano alla carica nella parte alta della classifica. Ad entrambe le squadre mancheranno delle jammer fondamentali ma, come vedremo, una delle due squadre patirà più dell’altra le assenze.

Il risultato finale è 122-74 per le bergamasche: le lupe sono state brave a contenere gli attacchi avversari (che infatti hanno realizzato un numero contenuto di punti) ma sono mancate proprio in attacco, avendo un numero ridotto di jammer da poter ruotare.

Durante lo skate out delle She Wolves è uscito un sole praticamente estivo, per cui abbiamo sofferto per la povera mascotte delle lupe, che si è fatta un bel giro di campo nel momento più caldo del weekend!

E veniamo al gran finale, con la ormai “solita” sfida tra Harpies e Anguanas, che ormai dal 2017 decide la vincitrice del campionato (e sempre dal 2017 è stata vinta unicamente dalle Anguanas).

Le vicentine si presentano con il blocco storico, compensando qualche assenza di peso con dei rientri in campo altrettanto di peso (e inaspettati!), mentre dall’altro lato le gialle milanesi affiancano alle veterane una serie di nuovi innesti che, alla fine, faranno la differenza: il risultato di 186-170 matura al termine di una gara combattutissima, sbloccata solo a metà del secondo period, quando le Harpies hanno preso un vantaggio che le avversarie non hanno più saputo colmare.

Per dare l’idea dell’incertezza della gara, al termine del primo period, in cui le due squadre erano separate da una manciata di punti, l’head ref Wonder Zebra è andato a sincerarsi con tutti gli official che conoscessero come gestire un eventuale overtime jam.

Tradizionalmente le sfide tra Harpies e Anguanas vedono parecchio traffico al penalty box, e quest’anno non hanno fatto eccezioni alla regola
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Finite le partite si passa alle premiazioni, introdotte da un discorso del presidente del Comitato Regionale FISR del Lazio, Antonio Varacalli. Sarà lo stesso a premiare le prime tre squadre classificate.

Al termine delle premiazioni “ufficiali”, vengono assegnati dei premi alle singole giocatrici, dei quali ci sarebbe piaciuto raccontarvi qualcosa ma purtroppo l’audio era pessimo e non abbiamo capito niente…

Un provvidenziale cambio di microfono ha fatto sì che invece si capisse il sorteggio dei premi della riffa organizzata dalle She Wolves, iniziativa brillante e che probabilmente ha portato un cospicuo introito nelle casse delle lupe e un momento parecchio divertente a fine giornata. I premi erano tutti offerti dalle attività presenti con i loro banchetti nella zona merch, e ovviamente le nostre speranze (purtroppo rivelatesi vane) andavano tutte verso la caraffa da 5 litri di birra offerta da Agrilab.

LE CONCLUSIONI

Le conclusioni di quest’anno ricalcano fondamentalmente quelle dell’anno scorso, anche se avendo presenziato solo alle finali non abbiamo esperienza diretta di come siano andati gli altri concentramenti (se non per sentito dire).

In particolare, dei tre “cosa no” indicati nell’articolo del 2022 ci scoccia molto dover ribadire che ci piacerebbe vedere qualche contenuto in più sui canali della FISR. Anche quest’anno, per descrivere la presenza del roller derby nei loro social, ci viene in mente un’unica immagine:

Ringraziamo comunque la FISR per l’articolo con cui ha raccontato le finali  e per il supporto dato durante la stagione: anche qui vale quello che abbiamo scritto nel 2022, la presenza della federazione rientra, in generale, tra le cose positive dell’anno appena trascorso.

GLI AWARD DI POWERJAM

Proseguiamo il trend iniziato l’anno scorso assegnando i nostri inevitabili riconoscimenti di fine stagione! Visto che durante le premiazioni non sono stati assegnati i classici premi, tipo best jammer, best blocker e mvp, ma cose più random, ci adeguiamo e facciamo altrettanto!

Ormai i premi di Powerjam hanno fatto scuola anche presso la LIRD!

Miglior performance alla riffa: Crimson Vipers

Le vipere bergamasche hanno vinto almeno tre dei dieci premi, monopolizzando la scena.

Prima i festeggiamenti per il terzo posto, poi quelli per i premi alla riffa: decisamente le Crimson Vipers non si sono annoiate!

Miglior skate out: She Wolves

Nello skate out classico, le skater pattinano in gruppo e quando viene annunciato il nome la giocatrice in questione alza le mani e saluta. Qualcuna tra le lupe ha pensato bene che sarebbe stato molto più divertente che ogni skater chiamata facesse finta di cadere e rimanesse sul track a pancia in su – come una tartaruga rovesciata, insomma. Originale e divertentissimo, specie per le acrobazie che dovevano fare le ultime skater per evitare le compagne a terra!

[se esiste un video dello skate out, fatecelo avere!]

Miglior outfit: il bench staff delle Poison Kittens

Di cosa c’è bisogno per tenere a bada delle gatte scatenate? Ma di tre gattare in vestaglia e pantofole, ovviamente!

😸

Miglior merch: She Wolves

Doverosissimo riconoscimento a un’altra idea fenomenale partorita dalle lupe: le infradito verdi col logo della squadra!

Gadget immancabile nella vostra collezione estate 2023!
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Per chiudere in bellezza, il nostro personalissimo MVP della giornata è stato Walter Ego, che si è destreggiato tra il ruolo di bench coach delle She Wolves e quello di addetto alla tecnologia, riuscendo benissimo in entrambi i ruoli.

(Walter, sono 50 euro, non ti dimenticare 😏)
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📷 Fabio Meschini