MA COME TI VESTI?!? Le divise delle squadre italiane commentate – prima parte

Negli ultimi mesi abbiamo visto il primo bout di diverse squadre che, per l’occasione, hanno finalmente sfoggiato delle vere divise, per cui bene o male tutte le squadre hanno esibito le proprie. Qui a Powerjam ci siamo travestiti da Enzo Miccio e Carla Gozzi e le abbiamo passate in rassegna per voi!

Sono sempre stato appassionato di maglie, divise e affine. Quando giocavo ai videogiochi in gioventù, che fosse Sensible Soccer sull’Amiga o Pro Evolution Soccer sulla Playstation, perdevo un sacco di tempo a disegnare le divise delle squadre che avrei poi affrontato nei tornei. Mi attraggono un casino certe geometrie, certi accostamenti cromatici e ovviamente ho le mie fisime e le mie idiosincrasie. Sono un avido lettore di questo blog.

Ho deciso quindi di passare in rassegna, tra il serio (poco) e il faceto (molto) le divise delle squadre italiane. Prendete le eventuali critiche esattamente con lo spirito con cui prendete quelle dei due figuri nell’immagine in alto: facendovi una risata!

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HARPIES

Le Harpies hanno sempre avuto uno stile sobrio: il lampo stilizzato e il loro motto sono stilistamente impeccabili e anche il logo è inattaccabile.

Diciamo subito che le attuali divise sono fighissime. L’accostamento di colori mi piace, le ali stilizzate sono belle e il fatto che le due divise siano lo stesso modello ma con colorazioni opposte (giallo/nero e nero/giallo) è una di quelle cose che mi manda in brodo di giuggole.

Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo, forse è un po’ vuoto il davanti (quel bloccone monocromatico sotto le ali poteva essere riempito col logo, magari), mentre il retro è strepitoso: ha il nome in alto (pollice in su, per me: quando sta sotto il numero inevitabilmente non si legge) e il logo stampato tono su tono.

Brave arpie!

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BLOODY WHEELS

“Ma a chi diavolo è venuto in mente di usare due colori così improbabili per la squadra?”
“A Sixxette”
“Ah,vabbè”

Conoscendo i gusti di Sixxi Blitz, una delle fondatrici della squadra torinese, non mi ha stupito affatto sapere che sia stata lei a pensare quel bizzarro accostamento. Niente da dire sul logo, invece: conosco da una vita Spaghetti Bomb, il grafico che gliel’ha fatto, adoro il suo stile, per cui pollici su!

Nel corso degli anni le tonalità di viola e verde sono leggermente variate, e la combinazione cromatica attuale rende bene specie con la maglia viola. Belli gli inserti laterali in bianco e nero, belle le sfumature di verde, perfettamente leggibili nome e numero: una maglia a cui non saprei trovare difetti (mentre potrei fare una lunga lista di osservazioni sulla scarsa serietà del capitano Claw-D-Hella 😀 ).

Per quanto riguarda la maglia verde, preferivo la tonalità della divisa di due anni fa, più calda e meno acida. Questa, comunque, riprende lo stesso template di quella viola e, anzi, fa risaltare di più la mascotte stampata tono su tono in fondo.

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ALP ‘N ROCKETS

Ecco un’altra squadra che ha deciso di fare le cose come piacciono a me: stesso template per le due divise, mascotte in bella vista, design che richiama le radici della compagine sud tirolese.

La maglia rossa funziona bene, i richiami in bianco e nero si armonizzano bene e il profilo “dolomitico” in fondo alla maglia è una chicca niente male. Curiosa la scelta di splittare il nome della squadra, mezzo davanti e mezzo dietro. Se proprio dobbiamo trovare un appunto, nomi e numero, pur se grandi e collocati al posto giusto, non sono perfettamente leggibili per via dei richiami in bianco dietro.

Della seconda maglia, non solo mi piace il fatto che il template sia lo stesso, ma anche il fatto che non sia esattamente l’opposto, cromaticamente parlando: l’effetto total black è approvato, usatela più spesso!

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SHE WOLVES

Ecco, prendete le She Wolves: quando hai un bel logo, basta piazzarlo in mezzo alla maglia, senza dover aggiungere ghirigori, e il gioco è fatto.

E la divisa nera è praticamente inattaccabile: logo bello grosso, bordi e inserti a contrasto, sponsor e sponsor tecnico visibili ma non invadenti, nome e numero leggibili… c’è però una cosa che, a giudizio di chi vi scrive non va: la tonalità del verde. Troppo chiaro, troppo acido. Il merchandising delle lupe ha sempre avuto il nero abbinato a un verdone caldo, esattamente come quello della cuffia della pivot.

La seconda maglia è l’esatto opposto della prima, ma anche qui è il verdino a non piacermi mentre, di nuovo, sono le cuffie a tirare fuori l’abbinamento migliore. Per il resto, design, distribuzione dei loghi e leggibilità di nome e numero sono semplicemente perfetti!

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La seconda parte arriverà nei prossimi giorni (e probabilmente ce ne sarà anche una terza più una dedicata alle nazionali). Se non vedete la vostra squadra, il motivo è uno solo: non ho ancora trovato quattro foto nitide delle vostre divise “in azione”!

Ma, soprattutto, torno a ripeterlo: è un articolo per farsi due risate!