Rollerfighters! Intervista a Ransie & Casi

E’ un negozio ma anche una agenzia di eventi. Creano divise e organizzano bootcamp. Supportano il roller derby ma anche il ramp skating. C’erano, ci sono e ci saranno. Sono le ragazze di Rollerfighters, semplicemente una delle cose migliori successe al roller derby italiano!

Nel 2014 ho iniziato a cercare di capire cosa fosse ‘sto benedetto roller derby, subito dopo aver scoperto che due mie amiche di vecchia data, dopo aver fondato la squadra di Torino, erano finite in nazionale: non volevo farmi trovare impreparato! L’unico sito che ho trovato dove reperire un po’ di informazioni era rollerfighters.com: tra un link alle novità in vendita e uno ai contatti, c’era (e c’è ancora) una pagina con una serie di informazioni su come funziona il gioco, quali sono le squadre italiane, come fare per la sponsorizzazione e così via. Mi faceva un po’ strano notare che non ci fosse una sorta di webzine che raccontasse il roller derby italiano ma solo una paginetta all’interno del portale di un negozio, ma questa è un’altra storia.

Se dovessi mettermi a elencare tutte le cose che hanno fatto Ransie & Casi da quando seguo le loro scorribande, non finirei più: tra dirette radiofoniche dei mondiali del 2014, serate danzerecce, temporary stores, customizzazioni, fornitura di divise, Ransie che diventa la sig.na Carlo (ovvero una richiestissima announcer), organizzazioni di tornei di roller derby (la Fight Cup) ed eventi di ramp skating… E l’ultima trovata è davvero grossa: un bootcamp con uno dei nomi più importanti del roller derby femminile, Scald Eagle del Team USA!

Mi è sembrata l’occasione buona per fare due chiacchiere con loro.

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Cominciamo dall’inizio: come avete scoperto il roller derby?

Casi: a parte il solito “Whip It”, a farmi incuriosire di più è stata la socia Ransie; successivamente, un viaggio a Copenhagen nel 2013 dove abbiamo visto il nostro primo bout dal vivo e ci siamo immerse completamente in questo mondo, soprattutto nell’after party.

Ransie: Rispondo io perché la Signorina Carlo è andata a farsi cotonare la parrucca in Polinesia, dice che lì usano un olio speciale… bah vai a capirla! Comunque mi “associo alla socia” con il film e con l’afterparty in cui ricordo chiaramente di essere rimasta tutto il tempo a ridere per la Casi che mi obbligava a farle foto con gente a caso, completamente sbronze. W gli afterbout sempre!

Come e quando vi è venuto in mente di metter su uno store online dedicato al roller derby?

Casi: La pulce è sempre colpa della Danimarca ma poi l’idea di far sul serio è arrivata una volta tornate, quasi per forza, visto che all’epoca Ransie stava muovendo i primi passi nelle Crimson Vipers di Bergamo e il problema principale era di trovare l’attrezzatura necessaria ma soprattutto qualcuno che potesse dare una mano alle ragazze nella scelta visto che in Italia non vi era ancora nulla di simile.

Ransie: diciamo anche che siamo rimaste senza uno straccio di lavoro e dovevamo inventarci qualcosa di utile, inizialmente volevamo aprire una pasticceria vegana ma saremmo finite per mangiare tutto senza vendere quindi il passo è stato automatico: apriamo un negozio di roller derby… a chi non viene in mente dopo la pasticceria?

La sezione dedicata al roller derby ce l’avete messa per i vostri potenziali acquirenti o per colmare una lacuna, visto che da nessuna parte all’epoca c’erano informazioni in italiano?

Casi: L’abbiamo messa per far capire di cosa tratta questo sport e soprattutto per far capire a cosa serve l’attrezzatura che vendiamo visto che non tutti i nostri clienti fanno parte del mondo derby. Di conseguenza per far conosce questo sport e magari far avvicinare qualcuno di nuovo.

Qual è la soddisfazione più grande che vi siete tolte, come negozio?

Casi: aver guadagnato il rispetto di molti personaggi dell’ambiente, anche all’estero, ed essere sempre più competitive nonostante l’Italia non sia al momento il luogo migliore per aprire attività commerciali soprattutto di super nicchia come la nostra.

Ransie: siamo riuscite a fare tutto questo da sole, economicamente parlando e senza appoggiarci a mondi già esistenti. Come dice Casi il fatto stesso di non essere noi a cercare le persone ma sono loro stesse che ci contattano da ogni parte del mondo (tipo Messico, Finlandia, Polonia, Turchia) fa capire quanto siamo diventate internazionali e questo per due come noi, nate dal nulla, è una grande soddisfazione ma alziamo sempre l’asticella quindi sono convinta che altre grandi soddisfazioni arriveranno.

Siete consce di essere diventate, almeno a giudizio di chi scrive, uno dei punti di riferimento del roller derby italiano?

Casi: aggiungo la soddisfazione al punto precedente  Supportiamo la scena, sempre!

Ransie: no, personalmente no. Mi sento sempre l’ultima arrivata e forse è questo che mi spinge a fare sempre di più e sempre meglio.

Siamo riuscite a fare tutto questo da sole, economicamente parlando e senza appoggiarci a mondi già esistenti. Come dice Casi il fatto stesso di non essere noi a cercare le persone ma sono loro stesse che ci contattano da ogni parte del mondo (tipo Messico, Finlandia, Polonia, Turchia) fa capire quanto siamo diventate internazionali e questo per due come noi, nate dal nulla, è una grande soddisfazione

Ci sarà la Fight Cup quest’anno?

Casi: quest’anno la Fight Cup si prende una pausa, abbiamo puntato su altri eventi (vedi Bootcamp con Scald Eagle e Lady Trample) e sarebbe molto pesante fisicamente e psicologicamente riuscire ad organizzare altre grosse manifestazioni.

Ransie: esatto, quest’anno abbiamo puntato ad una scena internazionale, saremo come Sponsor all’evento italianissimo targato Bloody Wheels di Torino. Abbiamo in programma altri eventi oltre a quello che ci sarà a Febbraio quindi… stay tuned.

Uno degli aspetti che adoro di più del vostro modo di lavorare è l’approccio ironico e dissacrante: memorabile la faccia incredula di Bomba Hache [ramp skater che hanno invitato in Italia per un bootcamp, NdRob] quando nell’intervista le avete chiesto, per prima cosa – con fare super serio e professionale – quale fosse il suo segreto per avere i capelli sempre in ordine! Continuerete sempre così, vero?

Casi: ovvio, è perché siamo proprio così, non c’è nulla di studiato. Provare per credere.

Ransie: mah sai.. noi siamo due cretine, ogni persona che è stata con noi per piu di 5 minuti può raccontare aneddoti. Mettiamo tutto il nostro impegno nel lavoro ma alla base siamo due incoscienti che la mattina si alzano con un idea e la sera l’hanno realizzata e magari quell’idea era fare una roba pazzesca come l’evento con le Moxi, Bomba, Sam Flame, Scald Eagle e Lady Trample e la Fight Cup.

Con Eagle e Trample in particolare il lavoro è durato un anno e non è stato per nulla facile per via dei loro mille impegni, diciamo che questa volta (e qui me la meno un casino) sono state loro a contattarci con le testuali parole “abbiamo visto che state creando eventi amazing… c’è posto per noi?”

Il bootcamp con Scald Eagle è, appunto, una roba pazzesca, quanto lavoro ci vuole per organizzare un evento con una “star” del genere? E quanto serve anche la fortuna?

Casi: no, è che siamo realmente pazze, per quanto mi riguarda mi rendo conto solamente dopo delle cose che facciamo, anche se a me piacerebbe organizzare più after party ahhahaha! Comunque è sempre bello aver a che fare con pezzi grossi del genere e scoprire che alla fine sono normalissime ragazze che si divertono, senza paranoie o divismi, insomma, si fa le “cazzone” (passami il termine) insieme.

Ransie: con Eagle e Trample in particolare il lavoro è durato un anno e non è stato per nulla facile per via dei loro mille impegni, diciamo che questa volta (e qui me la meno un casino) sono state loro a contattarci e testuali parole “abbiamo visto che state creando eventi amazing… c’è posto per noi?”. Cosa vuoi dir loro? “No, per ora devo andare a bere il caffè con la vicina”?

Voi due, nel mio immaginario, siete quelle che una ne fanno e cento ne pensano, ma in realtà voi ne fate molte di più: volete raccontarci le più fighe?

Ransie e Casi : la cosa più figa in assoluto che ci sia mai capitata (all’improvviso tra l’altro) è stata la collaborazione con ITK Sport (che ringraziamo) un’associazione sportiva attivissima nelle nostre zone che organizza corsi nelle scuole paritarie ai bambini dalla prima alla quinta elementare. Ci siamo tuffate proprio di testa in questo progetto perché loro ci han chiesto di fare da insegnanti di pattinaggio ai bimbi e noi cercavamo nuovi stimoli… è nata subito la School Of Ramp, quindi lavoriamo con i bimbi per tre giorni alla settimana e facciamo avviamento al pattinaggio con i pattini quad (CHIARO), diciamo che le basi roller derby sono il MUST a partire dal “ti alzi solo se hai tutte le protezioni” e ora stiamo iniziando con accenni di roller disco, ma puntiamo a fargli fare qualche mini rampa più avanti!

Una domanda importantissima: farete il commento radiofonico alle partite del mondiale? Il commento della sig.na Carlo e il momento fashion della Casi sarebbero doverosi!

Casi: sarebbe figoso tornare a commentare le partite del mondiale, quasi quasi…

Ransie: oh dio… non so se sia una buona idea, anche perché l’ultima e unica volta che l’abbiamo fatto erano in america e noi di notte urlavamo come bionde isteriche ad ogni punto del team Italy…

Matje, Bomba Hace e Sailor Doom

E adesso chiudete in bellezza.

Ransie e Casi: vogliamo ringraziare di cuore tutte le persone che ci sostengono e che credono in noi, i Team che sponsorizziamo e Sbanda Brianza con la quale collaboriamo per il progetto Longboard; ma in particolare il nostro GRAZIE va alle due dementi che hanno deciso di lavorare con noi perché si sa… quater is meigl che ciu. Mi riferisco a Irene Dose per tutta la parte grafica (i disegnini!) e a Marta Lo Bracco per la cura meticolosa dei nostri social, oltre alla parte vendite che seguono entrambe.
Ringraziamo anche la Signorina Carlo, Birra e i Gatti e poi Grazia, Graziella e Graziealcaxxo.