Rotelle in fuga ep. 6 – Intervista a Illycrunch

Nuovo appuntamento con la rubrica che vi racconta delle nostre connazionali che abitano e giocano all’estero, stavolta andiamo oltre oceano a trovare una che ha scoperto il roller derby da poco ma che ha la giusta dose di entusiasmo!

A curiosare in giro si fanno scoperte interessanti: avevo notato che la pagina Roller Derby World Cup aveva condiviso il (re)post con cui il Team Italy annunciava il nuovo logo, e tra i commenti c’era una tipa che taggava una con un nome italiano. Un po’ di stalking e scopro che è effettivamente italiana, abita in America e gioca a roller derby con le Two Rivers in Pennsilvania… non ho resistito e l’ho contattata!

Iniziamo con le cose facili: derby name?
Derby name: Illycrunch.
Illy come il caffè 🙂 Ho un mini sticker della bandiera italiana sul casco.
Crunch: a loud muffled grinding sound made when crushing, moving over, or hitting something.
“Marco’s fist struck Brian’s nose with a crunch”. [chiaro, no? Suona un po’ come “tritacaffè” 😀 NdRob]

Da dove vieni?
Da un paesino della provincia di Como.

Dove abiti ora è quando ti ci sei trasferita:
Faccio avanti e indietro tra il New Jersey e New York dal 2014.

Come hai scoperto il roller derby?
Grazie alla mia amica Natasha! ❤️ Una sera mi ha detto: conosci il rollerderby? C’è un team qua in zona che ha un open recruitment a Gennaio… mi ha mostrato un video di una partita e mi sono esaltata subito!

Conosci il roller derby italiano? Dal tuo punto i vista, quali sono le maggiori differenze rispetto a dove sei adesso?
No purtroppo no, perché non sapevo neanche dell’ esistenza di questo sport fino a un anno fa! ☺️

Che rapporto hai con la nazionale italiana? E con quella del paese attuale?
Zero rapporto, ho iniziato a seguirla da poco, e qui riguardo il team Usa non ho avuto occasione di vedere alcuna partita, solo le finali di WFTDA a Philadelphia a novembre: Rose City (Portland OR vs Victoria, Aussie). AMAZING!!

Qual’è la cosa più stupida/buffa/geniale che hai fatto durante un bout?
Ho fatto solo tre partite finora, una era un “fun bout” per charity ed è stato divertentissimo, il pubblico sceglieva cosa farci fare, dico solo che le jammer a volte dovevano jam con un salvagente addosso, ahhaha che ridereeee. [questa cosa del fun bout è fighissima e la approfondirò! NdRob]

Basta domande serie, passiamo a quelle stupide, scontate ma inevitabili: quanto ti manca il bidet?
Tantissimo!!! Ma manco dall’Italia da ormai 10 anni e ho escogitato altri metodi. 😉

Le tue compagne di squadra ti sfottono per l’accento italiano?
Oh yeah, ma in senso buono 🙂

Quanto sei calata nello stereotipo dell’ “italiana vista dagli stranieri”? Del tipo, gesticoli sempre? Cucini bene? Sei sempre elegantissima?
Mah, elegante no perché ci vediamo sempre con caschi e ginocchiere addosso, però amano il mio tiramisù, quello si 🙂 [divider]

* Questa cosa del fun bout era troppo figa per non chiedere info ulteriori alla nostra italiana d’America:

“Siiiii, il fun bout, divertentissimo! Abbiamo preparato un listino prezzi da dare agli spettatori, per esempio per 5 dollari chiedi alla jammer di indossare il salvagente x tutto il jam. O per 10 dollari si ferma la partita e si va tutti in opposite derby direction, oppure si fa il tiro alla fune, ecc… due di noi andavano in giro a raccogliere le richieste e poi l’announcer le annunciava. Ovviamente sta al pubblico scegliere le MVP ed è tipo un asta, chi paga di più vince!

Pensa io sono stata votata best jammer dal papà di una mia teammate, perché in una jam ho dovuto fare 2 minuti di fila no stop (e avevo jammato pure in quella precedente) e non si poteva né passare la stella né chiamare la fine del jam. In più c’era una blocker dell’altra squadra che era bravissima e mi buttava sempre a terra, quindi il papà della mia amica (che mi adora in quanto italoamericano e stravede x l’Italia!) ha avuto pietà di me e ha pagato 50 dollari x farmi eleggere best jammer, hahahah, fantastico!
E stato bello anche perché le giocatrici di altre squadre hanno partecipato e quindi abbiamo creato dei mixed team a tema”.

Non so voi ma a me sembra una roba fighissima, magari non lo farei come raccolta fondi (non so quanto funzionerebbe), ma come momento di divertimento alla fine di un bout o di un torneo sarebbe bellissimo! Signorina Carlo, sto pensando soprattutto a lei per una cosa del genere!