Track Talk! Intervista a Sgt. Pepperoni e Fabio Ranfi

Dopo quindici scoppiettanti puntate è finita la prima stagione di Track Talk, il primo programma tv dedicato al roller derby, trasmesso in diretta Facebook. Abbiamo deciso di intervistare i due conduttori, Sgt. Pepperoni e Fabio Ranfi, per tracciare un bilancio insieme. 

Sgt. Pepperoni è sempre stato una sorta di factotum del roller derby italiano, avendo fatto il coach per le Harpies e per il Team Italy, il ref (che ogni tanto fa ancora) e svariate altre cose che da “fuori” non si vedono. Era finalmente riuscito a staccarsi un po’ dal lavoro con le squadre – lui stesso ama definirsi “coach in pensione e consulente volontario” – ed ecco che gli arriva addosso l’opportunità di avere un microfono davanti e parlare a ruota libera in tv: impossibile dire di no!

Partiamo dall’inizio: com’è venuta fuori l’idea di una trasmissione TV sul roller derby?

TrackTalk è nato da un’idea di Fabio Ranfi con l’intenzione di inserire nel palinsesto del suo canale alcuni programmi a tema sportivo che trattassero di discipline ‘minori’ praticate a Milano. Galeotto fu il DDT 2016 nell’ottobre dello scorso anno, che ha fatto conoscere a Fabio il roller derby e ha posto le basi per la collaborazione con le Harpies. E’ stata Heidy Rollerblock a fare da tramite per coinvolgere me e la lega di Milano. Un’occasione inaspettata e un’opportunità nuova, che le Harpies hanno deciso di cogliere al volo, senza pensarci troppo, come un utile strumento di promozione delle proprie attività ed intrattenimento collettivo.

Facciamo un bilancio.

Si può dire che il bilancio sia più che positivo: 15 puntate da marzo a luglio, un’esterna serale, due home-game e un intero torneo (SKIR 2017) in streaming, decine di slide, video-interviste, statistiche e grafici prodotti a beneficio del pubblico milanese e dell’intera comunità del derby italiano, con l’utilissimo supporto dato fin dall’inizio da PowerJam [come non hai resistito tu all’idea di un programma tv, non ho resistito io! – NdR].

Dev’essere stato complicato trovare sempre spunti nuovi per le puntate.

Certo, in assenza di un campionato con un calendario regolare, trovare gli argomenti e gli ospiti da portare in trasmissione tutte le settimane non è stato affatto facile. Ma in questo è venuto in soccorso il grandioso contributo di tutte le leghe italiane, che hanno partecipando direttamente alla buona riuscita del progetto inviando materiale, improvvisando interviste e commentando in tempo reale durante le dirette: è stato preziosissimo! [Anche se, probabilmente, con Fabio e Pepperoni in studio non si sarebbe comunque corso il rischio di rimanere senza parole! – NdR]

Non è escluso che anche altre leghe italiane vengano presto chiamate ad esprimere la propria opinione in merito, al fine di confezionare un prodotto sempre più interessante e stimolante per gli ‘addetti ai lavori’. E chissà che, grazie a questo piccolo strumento, qualche curioso ascoltatore al di fuori della nostra ristretta comunità non decida di investire qualcosa nel derby italiano!

Il futuro?

Il futuro di TrackTalk è ora tutto da scrivere: quando, come e con chi il programma tornerà in onda non è ancora certo, per ora. La redazione di Milano AllNews e le Harpies hanno in piano un incontro per fare il punto della situazione, analizzare il successo della prima stagione ed iniziare a progettarne un seguito. Anzi, non è escluso che anche altre leghe italiane vengano presto chiamate ad esprimere la propria opinione in merito, al fine di confezionare un prodotto sempre più interessante e stimolante per gli ‘addetti ai lavori’. E chissà che, grazie a questo piccolo strumento, qualche curioso ascoltatore al di fuori della nostra ristretta comunità non decida di investire qualcosa nel derby italiano! Per questa stagione, intanto, tutti noi abbiamo potuto godere della grande disponibilità di Milano AllNews, che ci ha accompagnato in questa esperienza divertente e, speriamo, utile per molti. Un traguardo di grande soddisfazione, oltre che un bellissimo ricordo.

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Fabio Ranfi è il direttore di Milano AllNews, una webtv che trasmette in diretta Facebook; racconta Milano e la Città Metropolitana attraverso venti edizioni del telegiornale, due spazi di approfondimento (mattutino e serale), interviste, speciali e tanto altro ancora.

Hai scoperto il roller derby al DDT 2016, cosa ti ha colpito così tanto da immaginare un programma tv dedicato?

E’ stata una questione anche di tempistiche. il 3 ottobre 2016 siamo andati in onda con la prima diretta di Milano AllNews, ufficialmente andavamo online quel giorno. Nelle settimane precedenti ci siamo preparati per ospitare varie realtà milanesi e proprio per caso ho incrociato un post che dava notizia dell’imminente edizione 2016 del DDT . Ho contattato le Harpies e dopo qualche giorno la prima Arpia (Heidy Rollerblock) ha varcato la soglia dello studio. E’ stato “derby love” a prima vista. Pochi giorni dopo ero sugli spalti del Vismara e tra l’euforia delle ragazze, la voce degli announcer e i sorrisi delle atlete ho capito che avevo trovato una “Milano” da raccontare. Volevo raccontare in maniera “sportiva” e professionale qualcosa che prima nessuno aveva mai raccontato, se non come nota di costume e colore. Inoltre proprio in quei giorni stavamo pensando di fare delle rubriche sportive settimanali parlando però di sport poco conosciuti ma in cui Milano avesse qualcosa da dire, e il Roller Derby era perfetto per questo progetto (l’altra scelta è poi caduta sul Football Americano, dove Milano ha appena vinto il campionato italiano).

Come avrai notato, il roller derby non è uno sport come tutti gli altri: oltre agli aspetti sportivi, c’è tutto un contorno di valori, senso di comunità e tradizioni che lo rendono più simile a una sottocultura. Che ne pensi? Avevi mai incontrato uno sport così peculiare?

Devo dire che questo senso di comunità e la grande importanza dei valori del Roller Derby mi hanno da subito colpito. Non ero un grande conoscitore di sport, sopratutto di sport di nicchia, e la cosa mi ha sorpreso tantissimo, confrontato soprattutto con quel poco di calcio o basket che potevo conoscere. Con il tempo poi ho capito ancora di più l’importanza di tutti questi valori e la bellezza della comunità del Roller Derby, che sono la forza fondamentale di questo sport, e parte integrante dello “show”. Devo però dire che è una cosa che con il passare dei mesi, conoscendo altre realtà milanesi, ho ritrovato poi anche in altri sport (tipo il Tchoukball, il Lacrosse, il Quidditch, il football americano femminile…), tanto che poche settimane fa, come Milano AllNews, abbiamo fatto incontrare tre di questi sport, in una serata di presentazione nella nostra sede. E’ stato qualcosa di pazzesco, vedere tutte queste atlete, queste donne e ragazze conoscersi, confrontarsi e scambiarsi consigli. E’ stata una sensazione stupenda.

E’ stato “derby love” a prima vista. Pochi giorni dopo ero sugli spalti del Vismara e tra l’euforia delle ragazze, la voce degli announcer e i sorrisi delle atlete ho capito che avevo trovato una “Milano” da raccontare.

Come hai vissuto la due giorni dello Skir?

Mi sono divertito come un bambino. Organizzazione stupenda, palazzetto che non ha nulla da invidiare a strutture milanesi più blasonate, una regia e un sistema video (che so utilizzato anche dalla RAI) che mi ha permesso di riprendere al meglio le partite e di non perdere mai nulla del grande spettacolo che si è visto nella due giorni di Collalbo. A livello sportivo, ovviamente sono molto deluso per il risultato finale di Milano, speravo in una vittoria. Ma ci sta, anzi, credo che adesso la cosa si faccia ancora più interessante con una squadra come quella di Vicenza che darà gran filo da torcere alle mia amate Arpie.

Milano AllNews sembra avere una predilezione per gli sport “minori”, che non avranno un grande pubblico ma sicuramente hanno una nicchia di appassionati (tra atleti e fan) non trascurabile: continuerete con questa vocazione?

Continueremo di sicuro e cercheremo di aggiungere altri sport nel nostro palinsesto. Sicuramente seguiremo da più vicino per esempio la pallanuoto femminile che vede la NC Milano riconfermata in serie A e con grande voglia di fare bene. Cercheremo di seguire ancora di più le Sirene e il One Team del football americano femminile… diciamo che la nostra vocazione oltre che per gli sport minori (ma minori di chi???) sta prendendo sempre di più la strada degli sport femminili. Anche perché sono molto più interessanti (e spesso anche più tecnici) delle versioni maschili.

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Le foto di questo articolo sono state sgraffignate senza ritegno gentilmente concesse dalla pagina Facebook di Gabriele Sturaro – L3 Photo Studio.