Si chiude con successo il crowdfunding per la partita delle Cairollers!

Vi abbiamo raccontato del crowdfunding per finanziare la prima partita franco-egiziana della storia del roller derby: la raccolta fondi è andata alla grande, il traguardo dei 4000 euro è stato superato quando ancora mancavano 31 giorni alla fine, e in tutto sono stati raccolti quasi 5400 euro.

Abbiamo pensato di chiedere qualcosa in più su questa avventura direttamente a una delle protagoniste, Ballerink #11 delle Bloody Skulls di Marsiglia, una nostra connazionale (genovese, per la precisione) emigrata oltralpe.


La prima domanda è scontatissima: come vi è venuto in mente di buttarvi in una avventura del genere?

Un po’ più di un anno fa una delle nostre compagne di squadra, Kouign Carnage (Margaid Quioc), ha passato un mese al Cairo e ha ovviamente pensato di allenarsi con la squadra locale. Al ritorno ci ha raccontato delle difficoltà che le ragazze devono affrontare per poter giocare e ci è venuta subito voglia di aiutarle in qualche modo… l’idea di andare a trovarle è nata quasi naturalmente di conseguenza.

Vogliamo che sia soprattutto una vera occasione di scambio, per questo non ci limiteremo al bout ma parteciperemo anche a uno dei loro allenamenti, formeremo degli arbitri e passeremo del tempo libero con le giocatrici egiziane.

Dal viaggio nascerà un documentario, diretto proprio dalla ragazza che è stata in Egitto l’anno scorso, visto che è giornalista. Penso sarà solo in francese, inizialmente, ma magari mi proporrà di fare i sottotitoli in italiano.

Che difficoltà tecnico burocratiche avete dovuto affrontare?
Non ne abbiamo dovute affrontare troppe per fortuna, ma ci è voluta e ci vuole ancora tanta organizzazione: la creazione del crowdfunding, le ricompense per chi ha partecipato, la programmazione del viaggio per 15 persone, fra biglietti aerei, hotel, visti, ecc. Per fortuna nel club ormai incominciamo ad avere abbastanza esperienza in quanto a organizzazione di trasferte, e tutti i partecipanti all’avventura si stanno dando da fare per contribuire (in più fra le giocatrici abbiamo web designer, giornaliste, blogger, traduttrici e soprattutto tanta buona volontà!)

Che aspettative avete per questo incontro?
Vogliamo che sia soprattutto una vera occasione di scambio, per questo non ci limiteremo al bout ma parteciperemo anche a uno dei loro allenamenti, formeremo degli arbitri e passeremo del tempo libero con le giocatrici egiziane. Andiamo per condividere la nostra esperienza nel roller derby (e anche portare del materiale che abbiamo raccolto grazie alla solidarietà di diverse squadre francesi) e sono sicura che impareremo moltissimo anche noi da loro.

Un’immagine delle Cairollers. Il match contro le Bloody Skulls verrà disputato il 17 Aprile.

Facciamo un passetto indietro: che ci fa un’italiana a Marsiglia?
Sono arrivata ormai 4 anni fa quasi per caso, con l’idea di stare qualche mese per migliorare il francese, poi ho incontrato amici, ragazzo, una squadra stupenda… e sono ancora qui!

Dall’anno scorso in Francia esiste un campionato ufficiale perché il roller derby è stato riconosciuto dalla FFRS, la Federazione Francese Roller Sport. Il che fortunatamente non ha tolto nulla allo spirito di questo sport, ma ha permesso di creare un campionato strutturato su tre categorie.

Com’è il roller derby francese? Hai mai avuto modo di confrontarlo con quello italiano, sia a livello di organizzazione che di diffusione?
Purtroppo la mia conoscenza del roller derby italiano si limita a quello che ho visto e letto su internet, ma penso che la differenza principale al momento sia semplicemente la diffusione, probabilmente perché in Francia le prime squadre sono nate qualche anno prima rispetto all’Italia (verso il 2009). Al momento mi sembra che qui ci siano circa 150 squadre, quindi molte di più che in Italia.

In quanto all’organizzazione, dall’anno scorso in Francia esiste un campionato ufficiale perché il roller derby è stato riconosciuto dalla FFRS, la Federazione Francese Roller Sport. Il che fortunatamente non ha tolto nulla allo spirito di questo sport, ma ha permesso di creare un campionato strutturato su tre categorie (Elite, Nazionale 1 e Nazionale 2), a seconda del livello delle squadre. Non so se in Italia ci siano al momento “trattative” con la FIHP, ma ho visto che cambia nome e si trasforma in FISR, segno che sta cambiando qualcosa? [magari, eh, ma non ci farei troppo affidamento. NdR]

In ogni caso spero che con le Bloody Skulls l’anno prossimo riusciremo a organizzare dei bout con squadre italiane, per conoscere personalmente il mondo del roller derby italiano!

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Ero tentato di includere nell’intervista anche le discussioni che ho avuto con lei circa i parcheggi di Genova, l’italianità di Marsiglia e l’origine del suo derby name, ma tutte queste cose in realtà ce le racconterà più avanti: è in programma una serie di interviste alle giocatrici italiane che sono emigrate all’estero.